Dopo l'abbattimento degli incentivi per le agevolazioni fiscali del 55%, rimborsabili per il 2011 con 10 anni e non più con 5, e dopo la minaccia di non rinnovare il contributo statale già a partire dal 2012, si passa al fotovoltaico.
Iin data 29 marzo 2011 è infatti entrato in vigore il Dlgs 3 marzo 2011, n. 28, il nuovo decreto sulle rinnovabili, che prevede, già a partire dal prossimo giugno, un drastico taglio delle tariffe incentivanti del conto energia.
Il decreto ironicamente chiamato "ammazza-rinnovabili", atto a recepire la direttiva europea 2009/28/CE, avrebbe in realtà dovuto pianificare azioni strategiche per promuovere le fonti rinnovabili, in modo da raggiungere gli obiettivi europei per il 2020.
Nel dettaglio il traguardo da raggiungere prevede che si arrivi a un 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili, una finalità ovviamente irraggiungibile, tenuto conto dei tagli previsti.
In compenso, salve le biomasse.
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